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Infartoa macchinista mentre guida il treno.
Resta aperta una questione per noi vitale sul chi, come e in che tempi ci soccorre quando abbiamo
Questa tragedia, oltre al dolore e allo sgomento dei familiari, ai quali rivolgiamo
Pensioni ferrovieri: FACCIAMO IL CONTO AI DEPUTATI.
Ecco finalmente i veri numeri ed i costi reali per affrontare il problema pensionistico dei ferrovieri. Elaborando i dati di fonte aziendali sulla consistenza dei 'pensionandi' risultano sensibilmente sproporzionate le previsioni del ministero e della ragioneria dello Stato. Ecco le tabelle.
Ancora IN MARCIA ha scritto la lettera che segue a tutti i componenti delle Commissioni Lavoro e Bilancio di Camera e Senato al fine di sollecitare ancora una volta un calcolo obiettivo dei reali oneri necessari a riportare le nostre norme pensionistiche a quelle ante Legge Fornero.
Fin ora non potevamo contrastare le fantasiose stime della Ragioneria di Stato ma ora che abbiamo ottenuto una precisa tabella di fonte aziendale in cui sono riportate le uscite previste del personale diviso per categorie e per ogni anno dal 2012 al 2024 siamo in grado di farlo. Tale tabella è la foto della situazione a giugno 2015.
Con questi dati abbiamo elaborato le tabelle che alleghiamo:
la prima, mostra la consistenza dei lavoratori che uscirebbero anno per anno in due gruppi: macchina, bordo e manovra e solo macchina. Il doppio calcolo ci è stato chiesto dai politici e mostra che l'influenza delle tre categorie di lavoratori non è proporzionale, come credeva qualche Ministro, cioè trattando solo i macchinisti NON si spende un terzo !
la seconda, mostra i costi totali fino al 2024 tenendo conto dei costi degli anni precedenti ma decurtando da tali costi quelli relativi al personale dall'anno in cui sarebbe comunque andato in pensione secondo le regole odierne, crediamo che proprio perchè la Ragioneria NON faceva questa operazione si ottenevano costi molto elevati.
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"Gentili Deputati,
la presente viene inviata a TUTTI i componenti delle Commissioni Lavoro e Bilancio di Camera e Senato.
Certamente saprete che i ferrovieri dell'esercizio (capitreno, macchinisti e manovratori) a causa dell'ormai famoso errore contenuto nel comma 18 dell'articolo 24 della Legge Fornero sono stati esclusi dalle armonizzazioni. Da allora molte volte il Parlamento ha tentato di porvi rimedio ma tutti i provvedimenti proposti pressoché all'unanimità, con l'appoggio delle forze di Maggioranza e di Opposizione, una volta giunti all'esame della Commissione Bilancio, sono stati respinti per " mancanza delle coperture " ricercate in base ai costi indicati dalla Ragioneria di Stato.
Abbiamo da sempre contestato tali conteggi giudicandoli molto sovrastimati ma non avendo dei dati precisi non potevamo contrapporre i nostri. Oggi, finalmente siamo entrati in possesso dei dati aziendali circa le previsioni di pensionamenti del personale suddetto dal 2012 al 2024 divisi per anno e per categoria e i nostri esperti in previdenza e contabilità hanno potuto stilare le tabelle che vi alleghiamo dalle quali risultano i reali oneri necessari ipotizzando un ritorno alle regole ante L. Fornero.
Potrete constatare che i costi sono davvero limitati e NON giustificano il rischio di avere sui nostri treni macchinisti, capitreno e manovratori ultrasessantenni che dovrebbero garantire la sicurezza delle migliaia di viaggiatori trasportati quotidianamente.
E' anche utile ricordare che la permanenza in servizio con le regole Fornero per Macchinisti Capitreno e Manovratori fino ad oggi ha portato nelle casse dello Stato circa 113 Milioni di euro che sappiamo non poter rivendicare ma sicuramente dimostrano che noi "vecchi" un bel sacrificio lo abbiamo già fatto.
Restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento che riterrete opportuno".
Tabella 1
DALLE 21 DI SABATO TRENI FERMI PER 24 ORESciopero nazionale su pensioni, riordino normativo, sicurezza, licenziamenti e democrazia sindacale. Guarda le norme tecniche Programma soppressioni Vedi i treni garantiti
SCIOPERIAMO INSIEME - la possibilità di scioperare insieme, contro le pesanti modifiche ai regolamenti destinate ad intaccare la sicurezza e per rivedere la parte della riforma Monti-Fornero che ha innalzato la soglia della pensione da 58 a 67 anni. Per quanto il quadro politico sia complesso e carente di rappresentatività democratica, siamo convinti che la profonda ingiustizia compiuta sulle pensioni può essere sanata solo esercitando la giusta pressone sul governo e sulle forze politiche: per questo le condizioni indispensabili sono l'unità, la solidarietà, l'organizzazione, la mobilitazione e la lotta che come ferrovieri saremo capaci di mettere in campo. PENSIONI – Come tutti i lavoratori anche i ferrovieri sono stati colpiti gravemente dalla scellerata e irresponsabile riforma Monti-Fornero che ha prodotto gravissime ingiustizie tra le quali anche il tragico fenomeno dei cosiddetti 'esodati'. Per noi ferrovieri le modifiche hanno avuto un impatto ancora più pesante, sia per l'aumento repentino di circa 9 anni della soglia pensionistica ma anche perché, soprattutto per i macchinisti, i capitreno e i manovratori, tale innalzamento impatta direttamente ed inevitabilmente sulla possibilità fisiologica di proseguire il lavoro, tenuto conto dell'impegno psicofisico necessario per svolgere queste mansioni (per saperne di più). In aggiunta, per i macchinisti, è richiesto e verificato annualmente, il mantenimento di requisiti psicofisici ancora più severi. Vista, udito, riflessi, memoria, pressione arteriosa e condizioni generali di efficienza e mobilità, necessari a guidare i treni in sicurezza, oltre una certa d'età degradano naturalmente e in modo statisticamente certo anche in assenza di patologie specifiche. Pensioni ferrovieri: ancora un presidio. 9 aprile 2014 al ministero dell'EconomiaAl ministero è in decisione la destinazione delle risorse per la correzione della riforma Monti-Fornero. Per la vertenza pensioni, per la sicurezza e l'orario di lavoro, SCIOPERO 24 ore, sabato 12 aprile, dalle 21,00. Scarica e diffondi la locandina del presidio Roma, 1 aprile 2014 - Mercoledì prossimo, 9 aprile, un nuovo appuntamento di sensibilizzazione e protesta per l'individuazione di correttivi adeguati, nella definizione del Dpef, alla modifica delle norme sulle pensioni introdotte con la sciagurata riforma Monti-Fornero. Invitiamo quindi i ferrovieri - con particolare riguardo a quelli più agevolati, residenti a Roma e nel Lazio - a partecipare al presidio che si terrà tra le 10 e le 14, assieme ai lavoratori cosiddetti 'esodati', per sollecitare l'individuazione delle risorse necessarie e sostenere l'approvazione in parlamento del testo unificato della proposta di legge già approvata in Commissione Lavoro e posta in calendario alla Camera per il 14 aprile. L'appuntamento è a Roma, possibilmente in divisa, davanti al Ministero dell'Economia in Via XX Settembre, (a circa 800 metri dalla Stazione Termini) dove una nostra delegazione chiederà di essere ricevuta dal ministro. E' superfluo ricordare che la mobilitazione e la partecipazione sono i prerequisiti indispensabili per ottenere ascolto da parte delle istituzioni e prefigurare una soluzione positiva della vertenza che è appena iniziata. La rivista approva e sostiene lo sciopero di 24 ore, proclamato sul tema delle pensioni, sull'orario di lavoro, la sicurezza e contro i licenziamenti, dalle 21 di sabato 12 alla stessa ora di domenica 13. PENSIONI FERROVIERI: ULTIME NOTIZIE E PRESIDIO DAVANTI AL PARLAMENTOIl 27 marzo 2014, tutti a Roma, in divisa, a Piazza Montecitorio per sostenere le modifiche alla legge Monti-Fornero. Per chi viene da fuori, l'appuntamento è alle 9,30 al binario 1 della Stazione Termini. Tutti i sindacati e le associazioni di categoria sono invitati. SCARICA E DIFFONDI LA LOCANDINA Roma, 20 marzo 2014 - La rivista ha promosso una manifestazione di tutti i ferrovieri in Piazza Montecitorio, davanti al Parlamento, che si svolgerà giovedì 27 marzo 2014, dalle 10 alle 14, per sostenere e sollecitare la modifica della legge Monti-Fornero che, assieme a milioni di altri lavoratori ci ha pesantemente penalizzato allungando la nostra vita lavorativa fino a 67 anni con ovvie e dirette ripercussioni, oltre che sulla nostra vita privata, sulla sicurezza del trasporto ferroviario. |
PENSIONI FERROVIERI: PRESIDIO SIT- IN AL MINISTERO DELL'ECONOMIAUna nostra delegazione assieme agli 'esodati', incontra il sottosegretario
Roma, 9 APRILE 2014 - In data odierna durante il presidio organizzato da Ancora In marcia, la nostra Commissione Pensioni, rappresentata da Marco Crociati e Gian Pietro Salvatori, è stata ricevuta dal Sottosegretario On. Pierpaolo Baretta, unitamente ai Rappresentanti dei vari Comitati degli Esodati. L’incontro, programmato per circa trenta minuti è durato oltre due ore e fino alle ore 13,00. Sono stati permessi due interventi per gli esodati ed uno per i ferrovieri, dopodiché è stato dato spazio alle risposte del Sottosegretario su mandato diretto del Ministro Padoan. La nostra delegazione ha illustrato con chiarezza la paradossale situazione creata ai ferrovieri dalla Legge Fornero, ponendo con forza l’accento sul pericolo che tale situazione ha creato anche in relazione all’indubbio appesantimento dei turni di lavoro dovuti al nuovo CCNL con l’adozione, per il personale mobile, del sistema di gestione IVU RAIL e all’equipaggio con un SOLO macchinista alla guida. Messo in evidenza come anche la bassa aspettativa di vita del PdM (64,5 anni) stride fortemente con l’innalzamento della nostra età pensionabile. Abbiamo informato l’On. Baretta che proprio ieri è improvvisamente deceduto l’ennesimo nostro collega (Antonio Cherubini, che tra l'altro avrebbe dovuto far parte della nostra delegazione) macchinista non ancora cinquantanovenne. Lo abbiamo informato che tra il 12 e il 13 aprile ci sarà uno sciopero nazionale e altri ne seguiranno con sempre maggiori adesioni; che non raccoglieremo l’invito della Commissione di Garanzia circa la moratoria sugli scioperi nel semestre di Presidenza Italiana della UE e dell’EXPO 2015, anzi intensificheremo tali azioni integrandole con altre forme di lotta che riterremo opportune. Quindi abbiamo invitato il Governo a stringere i tempi per trovare una soluzione definitiva,ritenendo questo l’unico modo per evitare possibili disservizi in un periodo in cui il mondo ci guarda. La risposta del Sottosegretario, di cui molto tempo è stato dedicato agli esodati essendo molto variegata la loro realtà fatta di molti casi particolari che meritavano approfondimenti singoli, è stata di attenzione al nostro intervento, giudicandolo esaustivo e molto corretto. Ma, puntualizzando: “con tutto il rispetto per il dramma esodati, ma qui si parla di SICUREZZA del trasporto ferroviario”. La prossima settimana è previsto un tavolo tecnico congiunto tra Ministero del Lavoro, Ministero dell’Economia e Finanze e INPS nel quale analizzare nel dettaglio tutti i numeri riguardanti la Proposta di Legge Testo Unificato e agire definitivamente per il superamento delle criticità. Ciò provocherà inevitabilmente lo slittamento di qualche giorno della discussione in Aula della Legge, ma si parla di tempi brevi, in quanto è intenzione del Governo Renzi risolvere i problemi in breve, senza trascinarli. Una possibile soluzione potrebbe essere lo stralcio dell’art. 3 (quello riguardante i ferrovieri) dalla Proposta di Legge, il che potrebbe permettere un percorso più agevole (minori costi) alla soluzione del nostro problema che ritiene urgente in quanto rientra nella sfera della sicurezza. Il Sottosegretario, e’ rimasto molto colpito dai rischi che abbiamo evidenziato e a margine dell’incontro, durante i saluti, ci ha chiesto di restare in contatto con lui perché vuole approfondire l’argomento ed essere compiutamente informato, ci sono stati forniti i contatti con il suo segretario particolare con il quale ci ha chiesto di relazionarci al più presto per concordare futuri incontri a brevissima scadenza. E’ quello che faremo! Pensioni: presidio a Montecitorio del 27 marzo 2014Lavoratori e sindacati di base rispondono all'appello di Ancora In Marcia. Prossime iniziative: mercoledì 9 aprile presidio al Ministero dell'Economia dalle 10 alle 14 - Sabato 12 arile, dalle 21,00 sciopero di 24 ore. |
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